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Luglio 2022
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E’ molto probabile che i contenuti di questo Speciale creeranno sgomento o, addirittura, avversione soprattutto da parte dei giovani, non di tutti, per fortuna. I giovani che rappresentano la porta che deve garantire un futuro migliore. Ma qualcuno sta pensando di tenere ben chiusa questa porta, utilizzando sistemi sicuri e inviolabili. La generazione passata, alla quale è stato “assegnato” il compito di vivere il primo dopoguerra, conosce molto bene il valore della porta del futuro e il suo ruolo vitale. Per questo cercano di tenere ben aperta la porta del futuro, per consentire all’aria vitale che l’attraversa di nutrire quello che noi chiamiamo il cibo del pensiero, ovvero l’informazione libera, multipla, articolata che nasce e cresce, anche, e soprattutto, attraverso il confronto aperto portato avanti con argomenti e tesi, spesso ferocemente contrapposte. Oggi viene proposto dal sistema di comunicazione, con offerta a buon mercato, il pensiero unico, monotematico, senza confronto ma propinato da “esperti” accuratamente selezionati e pronto per l’uso. Una delle prove generali, ben riuscita, è costituita dai milioni di ragazzi, turlupinati e inconsapevoli vittime, scesi per scioperare a favore del Clima a fianco della giovane Greta Thumberg: selezionata, costruita e veicolata da chi vuole a tutti i costi tenere chiusa la porta del futuro (contro chi hanno scioperato questi giovani? non si capisce, visto che il Ministro della Pubblica Istruzione, quasi tutti gli Insegnanti, il Governo e i vertici dei governi occidentali, compresa l’UE, erano i promotori dello sciopero) (Vedi A. Prestininzi- Il rapporto tra Scienza e Comunicazione- https://www.meteoweb.eu/2020/03/il-rapporto-tra-scienza-e-comunicazione-ai-tempi-del-coronavirus-intervista-al-prof-prestininzi/1409748/). È in tale contesto che si colloca lo sgomento e la reazione dei giovani alle notizie ed alle comunicazioni che si discostano da quelle “impartite e imparate a memoria” da Tv e giornali, in primo luogo. Ma financo dai documentari, spesso diffusi con l’etichetta “scientifica” e che unanimi annunciano la morte del Pianeta, lanciando informazioni subliminali. La tecnica è collaudata, gli stessi media sono pronti ad indicare come false, o non scientifiche, tutto ciò che è in dissonanza con il mainstream. Per sostenere questo tipo di perplessità sono in genere forniti vocaboli ad hoc, spregevoli ma di immediato uso e getta, come negazionista, il cui vero e duro significato è noto alle passate generazioni, le quali i campi di concentramento nazisti li hanno vissuti e subiti. Questa nostra breve premessa è stimolata dai decenni di docenza e rapporti con i giovani, i quali spesso palesano questa iniziale reazione ma che, poi, la prolungata interazione e il dialogo fa emergere in loro tutta la potenzialità del loro libero pensiero, unica speranza per il futuro. Dal Club di Roma all’isteria del Cambiamenti climatico La versione ufficiale che si tramanda attraverso documenti e cronache ha sempre sostenuto che il primo incontro promosso da Aurelio Peccei nell’aprile 1968, insieme a scienziati, leader politici e intellettuali, si è tenuto presso l’Accademia dei Lincei di Roma. Da qui, il nome Club di Roma. Il tema dell’incontro era centrato su un documento elaborato da Alexander King, scienziato scozzese, di chiara ispirazione Malthusiana, sui “problemi globali” connessi alla sostenibilità del nostro pianeta nel poter garantire le risorse energetiche necessarie al crescente aumento della sua popolazione. Nonostante l’ipotesi formulata non abbia avuto molto successo, Il Club di Roma ha pubblicato nel 1972 il documento I Limiti dello Sviluppo (The Limits to Growth) di Donella H. Meadows, Dennis L. Meadows, Jorgen Randers, William W, noto come Rapporto Meadows. Le attività del gruppo di lavoro furono sviluppate con il coinvolgimento del MIT di Boston (Massachusetts Institute of Technology) e portarono alla simulazione, su una finestra temporale di cento anni, di uno scenario che avrebbe condotto il pianeta “Al raggiungimento dell’umanità dei limiti naturali dello sviluppo a causa del previsto, e temuto, declino del livello di popolazione e del sistema industriale, soprattutto per l’impossibilità di garantire risorse energetiche sufficienti”. Al riguardo dobbiamo registrare che, a partire dal dopoguerra la popolazione mondiale è passata da circa 3 a 8 miliardi di individui (gennaio 2022). Nello stesso intervallo di tempo il livello di sottonutriti della popolazione mondiale è passato, dal 50% del 1945 al 9% circa del 2020, come mostra il grafico della figura 1, tratto da dati ufficiali. I fatti, quindi, hanno dimostrato che la pur legittima ipotesi iniziale del Club di Roma e del MIT era errata. In questo contesto dobbiamo, giocoforza, ricordare che il mondo scientifico, sotto la spinta di Galileo, ha assunto come elemento guida Il Metodo Scientifico-sperimentale che permette di confermare, o smentire, le ipotesi predittive che via via sono formulate dal mondo scientifico per interpretare l’evoluzione di certi fenomeni. In linea con tale Metodo, la comunità scientifica utilizza i principi galileiani per stimare la validità delle ipotesi predittive attraverso il confronto con i “fatti”, ovvero con quanto realmente si registra nell’intervallo di tempo assunto dalle ipotesi predittive Solo i fatti, quindi, consentono di trasformare una ipotesi predittiva in un modello scientifico significativo. L’assenza di queste condizioni confina le ipotesi predittive in legittime basi di ricerca e di lavoro, ma non li assume come elementi idonei che consentano di assumere decisioni politiche ed economiche. Ma, negli ultimi decenni, stiamo assistendo allo stravolgimento di questo paradigma, con l’assunzione di fondamentali decisioni politiche-economiche sulla base di ipotesi, portate avanti con modelli costruiti al computer anche quando i fatti mostrano la loro inconsistenza scientifica. Tra l’altro, si tratta di decisioni che, nel nostro paese, calpestano il lavoro dei Padri Costituenti e consentono di perpetrare grandi ingiustizie nei confronti delle inconsapevoli popolazioni. Considerando il tema dei cosiddetti “Cambiamenti Climatici antropici”, gestito e orchestrato a livello planetario da coloro che si nascondono sotto la coperta dei Malthusiani, avendo ereditato abusivamente il marchio Club di Roma, emerge come questo tema abbia tutti i requisiti per essere considerato un perfetto esempio di una deriva autoritaria. Aurelio Peccei e il Club di Roma erano partiti dalla ipotesi che le fonti di energia fossile fossero ormai sulla soglia dell’esaurimento (i meno giovani ricordano gli anni ‘70, quando c’è stata la messa al bando della circolazione domenicale dei veicoli). I novelli Malthusiani hanno utilizzato la legittima ma errata previsione del Club di Roma, come password per promuovere quella che Ivar Giaever, Fisico- Premio Nobel per la fisica nel 1973, ha chiamato Il riscaldamento globale è la più grande e riuscita frode pseudoscientifica che abbia mai visto nella mia lunga carriera di fisico. Questa consapevolezza ha portato di recente oltre mille scienziati nel mondo a scrivere la Dichiarazione There is no Climate emergency (https://Clintel.org), inviata al Segretario delle Nazioni Unite e alla Commisisone UE. La più grande truffa scientifica, dunque, confermata dal nostro premio Nobel Carlo Rubbia in un intervento al Senato della Repubblica il 24 settembre 2014 (https://www.youtube.com/watch?v=2G-7xykTO14). Tutto questo ripete esattamente la profezia sulla carenza di risorse alimentari e la necessità di ridurre drasticamente la popolazione, attraverso il continuo martellamento dei media sulla salvezza del pianeta attraverso la decarbonizzazione. La CO2 presente in atmosfera è il cibo delle piante. Senza questo gas la vita sulla terra non sarebbe possibile. Come è stato dimostrato dallo studio delle Stromatoliti, sviluppate 3,7 miliardi di anni fa, le quali attraverso la fotosintesi, generata da attività dei cianobatteri, ha dato il via al meraviglioso ciclo del Carbonio e alla sintesi degli zuccheri che rappresentano, oggi, l’attività della fotosintesi che sostiene la vita sul nostro pianeta. L’incremento di temperatura, attribuita alle emissioni antropiche di CO2 è una ipotesi legittima, ma come l’ipotesi formulata dal Club di Roma, non ha trovato conferma nei fatti. Solo i modelli predittivi vengono esposti come prova di questa ipotesi. I numerosissimi modelli formulati sono totalmente incapaci di simulare le variazioni climatiche del passato. Si tratta dunque di modelli non significativi e quindi privi di qualsiasi valenza scientifica. Basta leggere ciò che è avvenuto nel passato geologico del nostro pianeta per verificare come il clima ha subito periodi e cicli continui di variazione climatiche, totalmente sconnessi dalla presenza della CO2. I dati recenti del periodo medievale, o dell’intervallo 1500-1750 d.C., caratterizzati, rispettivamente, da un ciclo caldo e da uno freddo (la piccola glaciazione). Torniamo al periodo romano per constatare che la temperatura era maggiore di quella odierna, come mostrano ricerche sperimentali di elevato valore scientifico che mostrano come le acque del mediterranea arano più caldi di quelle odierne di circa 2° C (Figura 2). Persistent warm Mediterranean surface waters during the Roman period (2020). G. Margaritelli, I. Cacho, A. Català, M. Barra, L. G. Bellucci, C. Lubritto, R. Rettori & F. Lirer. Scientific Reports volume 10, Article number: 10431. Cosa è accaduto in questo periodo? L’Impero di Roma ha conosciuto la sua massima espansione territoriale, culturale e di benessere. La contrazione, e l’avvio della sua caduta, coincide con il freddo e l’abbassamento delle temperature, quando il Nord Europa e la Groenlandia diventarono inospitali e grandi masse di popolazioni si sono riversate verso Sud alla conquista di Roma. Le comunità costruite dall’uomo temono il freddo, non il caldo. Nessun modello predittivo, costruito a supporto della narrazione sulla responsabilità dell’essere umano, ha trovato conferma dai fatti. Quindi questa ipotesi non è supportata dai fatti e non assume quindi il rango di “verità scientifica”. La petizione fatta dagli scienziati fa emergere la responsabilità dell’Umanità per i processi di inquinamento del pianeta (suolo, acqua e aria). Ma l’inquinamento non ha nulla a che spartire con il clima, che è sempre mutato e continuerà a mutare per cicli naturali, soprattutto astronomici e planetari. Al riguardo, una interessante riflessione è stata fatta dalla professoressa Augusta Vittoria Cerutti, già docente di Geografia presso l’Università di Torino, quando parla dei ghiacciai alpini. Nei suoi lavori esamina la condizione della cosiddetta mummia di Otzi, la mummia del ghiacciaio di Similaun in Trentino Alto Adige risalente a circa 5000 anni fa, ritrovata l’11 settembre 1991 da una coppia di coniugi tedeschi. La mummia di Otzi, come viene chiamata, si è potuta formare perché le condizioni climatiche di 5000 anni fa erano totalmente diverse a 3500 metri s.l.m.. Il processo di mummificazione ha bisogno di un clima secco, ventilato. La presenza del ghiacciaio avrebbe impedito la mummificazione. Successivamente si è formato il ghiacciaio che ha conservato Otzi sino ai nostri giorni. Ancora una volta la scienza mostra che il clima è cambiato per ragioni naturali. Articolo del prof. Alberto Prestininzi, già Direttore del Centro di Ricerca CERI e Ordinario di Rischi Geologici, Università Sapienza di Roma. Attuale Docente di Analisi del Rischio, Università eCampus
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Il Jet Stream sta costruendo un mese di Luglio tipico dell'estate Mediterranea, con configurazioni del fluido Troposferico ad esaltazione del flusso zonale, portando l'alta oceanica a distendersi sui paralleli, senza richiami caldi di subtropicali afromediterranee che si affacciano principalmente moderate in Iberia. Il flusso oceanico viene ad interessare parzialmente il Nord e localmente con deboli infiltrazioni, l'area Appenninica centrosettentrionale, contribuendo a favorire una estate 2020 nella norma climatica estiva al CentroSud e moderatamente sottomedia al Nord specie al nordest. Tutto questo appena enunciato, si palesa nella osservazione del primo modello fisico/matematico Ensamble di GFS (modello americano), dove si evince una temperatura a 1400mt poco al di sotto dei 20 gradi, con imminente flessione verso i 15 gradi dal 12 al 19 di Luglio, per l'effetto di temporaneo avvicinamento del JS polare verso sud. In questa fase possibile incremento di temporali termoconvettivi (ore diurne e serali) verso il 17 del mese, specie al Nord e zone interne e Adriatiche centromeridionali. Dal 18/20 di Luglio ripresa termica e stabilità atmosferica per un aumento della pressione in quota. Anche l'osservazione dell'altro modello principale Ensamble di ECMWF (Reading) , conferma quanto descritto per ENS/GFS, con un proseguimento dell'estate 2020 nei canoni estivi senza eccessi termici, con l'abbassamento temporaneo del flusso Polare verso le Alpi e il Nord e parzialmente al CentroSud italico, ben evidenziato dall'andamento del grafico fra il 14 e il 18 del mese di Luglio, dove le temperature subiranno una moderata flessione verso i 15 gradi a 1400mt. Ripresa termica moderata dal 19 di Luglio per un ritorno di maggiore stabilità anche diurna, per un rialzo della pressione in quota, disposto dal JS mediamente sui paralleli e proteso verso l'Italia e il mediterraneo. Estate 2020 che si conferma più vivibile rispetto agli anni scorsi, dove un affondo eccessivo del fluido Troposferico verso occidente incrementava masse sciroccali a fasi alterne sul Mediterraneo, con disagio termico per umidità ed elevate temperature a 850 hPa (1400 mt). La latitudine di riferimento di Ensamble GFS e ECMWF è stata presa sulla città di Grosseto. Sono aperti i commenti di seguito all'articolo pubblicato!
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Osservando il modello Ensamble di ECMWF sulla latitudine di Grosseto, possiamo evidenziare una componente Troposferica/ jet Stream, ancora molto incerta e tipica del periodo tardo/primaverile, essendo ancora una stagione nella primavera astronomica e solo dall'estate meteorologica dal 1 di Giugno (rammento che l'estate astronomica entrerà dal 21 di Giugno). Per cui in questo particolare periodo, se non vi sono enfatizzazioni di subtropicali generate da un Vortice Polare in palese contrazione estiva, possiamo sempre osservare una invadenza in alternanza del flusso, con periodi di stabilità estiva che si alternano a instabilità a tratti perturbata. Le temperature seguono naturalmente l'andamento stagionale guidato dalla persistenza e disposizione del flusso Troposferico, denominato Jet Stream o Corrente a Getto. Sul modello ENS/ECMWF possiamo evincere una invadenza instabile del flusso del JS in questi prossimi giorni, con arrivo di nuvolosità e temporali, tipici del periodo caldo e della presenza di aria fresca e instabile in quota. Ci aspetta dalla domenica in essere data della pubblicazione dell'articolo, fino a metà settimana (mercoledi) presenza di spiccata variabilità con alternanza di cielo poco nuvoloso/variabile a piogge e temporali termoconvettivi, generati dalla presenza di aria fresca e instabile in quota. Per avere una maggiore stabilità dovremo attendere l'arrivo di metà mese, specie prossimi all'ingresso dell'estate astronomica, dove i modelli fisico matematici, palesano una maggiore incidenza di alta pressione associata a rialzo termico graduale. Anche il modello Ensamble di GFS, evidenzia le medesime caratteristiche fisico/matematiche, con un Jet Stream ancora con spiccata variabilità atmosferica (alternanza di stabilità e peggioramenti atmosferici) dove si palesa un flusso Troposferico tipico della fine primavera astronomica. Si può notare benissimo nella lettura del modello, prima di un ingresso più deciso di JS convinto ad enfatizzare costruzioni stabili di subtropicali da metà mese e specialmente intorno il 21 del mese, interferenze fisico/matematiche del flusso Troposferico con instabilità ed estrema variabilità atmosferica. Nella lettura anche del modello ENS USA, si potrà evincere come l'avvicinamento della data astronomica estiva, sia sempre più garanzia di ingresso di maggiore stabilità atmosferica stagionale. Naturalmente non sarà una stabilità completa, poichè la lettura degli indici teleconnettivi AO e NAO ancora non evidenziano una risalita convinta a valori decisamente positivi, garanti di estate stabile e duratura nel tempo.
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Arrivo di innalzamento termico afromediterraneo sull'Italia, che sara' piu' durevole e ragguardevole per essere alla prima decade di Maggio sull'Italia, in questa prima decade del mese, costruito naturalmente da cause/effetto generate dal Jet Stream sotto la guida della dinamica dell'atmosfera e il Tides (forza gravitazionale). Una fase intermedia del Tides (periodo lunare fra fase nuova e piena) genera una discesa oceanica sulle Canarie ad ovest Iberia, costruendo l'alimentazione di una subtropicale calda, che portera' i suoi massimi altopressori sul Mediterraneo centrale, coinvolgendo con innalzamento termico piu' attivo la parte occidentale e interna italica e di seguito, tutta l'Italia specie il centro/sud, fino alla giornata del sabato. Una marginale azione fredda depressionaria orientale, marginalmente rasentera' le Adriatiche, dirigendosi piu' a sudest verso oriente giovedi, favorendo una temporanea quanto leggera flessione termica ad est, a cui seguira' anche in quelle aree un rialzo termico attivo e incipiente, per la progressione della subtropicale verso tutta l'Italia, spinta dal flusso occidentale. Evidente nella cartina termica a 1400mt (850 hPa) prevista a meta' settimana, il caldo in arrivo da ovest con punte ragguardevoli Corsica, Sardegna e Sicilia unito a tutto il versante Tirrenico e aree interne centro meridionali, incluso le Alpi e nordovest. Ad est si potra' osservare temperature leggermente piu' basse, per la depressione fredda orientale che assai marginalmente sfiorera' le Adriatiche. Il richiamo caldo, successivamente si portera' su tutta Italia fino alla giornata del sabato, confermando una prima decade dalle connotazioni "quasi estive", per la progressione del promontorio subtropicale verso est, sospinto dal flusso semizonale. Ma con rapida gradualita', il Tides, come le attese, generera' il disturbo sul flusso Troposferico (fase lunare FullMoon del 7 maggio) con successiva azione di blocking e sviluppo di fase perturbata e fredda oceanica per l'Italia dalla domenica e inizio seconda decade di Maggio. In questa fase del JS arrivo di piogge e temporali con abbassamento termico, generando una fase piovosa e perturbata, sicuramente accolta con entusiasmo dalle attivita' agricole, nella prospettiva dell'arrivo inevitabile della siccitosa stagione estiva.
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l jet Stream dopo averci regalato un periodo primaverile stabile, molto mite e soleggiato, ora tende a incentivare una fase piovosa se pur non fredda poiche' dominata da una intrusione del JS a caratteristiche oceaniche a contributo afromediterraneo. Una depressione in movimento da ovest/sudovest del Portogallo, tende prima scendere verso il NordAfrica incentivando scirocco, sabbia e aumento termico specie nelle minime. Gradualmente la sua evoluzione verso nordest, generera' la risposta perturbata in risalita da sud, con piogge in arrivo anche diffuse da lunedi che si manterranno presenti fino a tutta la giornata del mercoledi. Una notizia sicuramente attesa per gli agricoltori, che erano gia' in allerta per le poche precipitazioni di queste scorse settimane e sicuramente questa parentesi afro/oceanica e' una riserva idrica importante prima del periodo siccitoso estivo. Una evoluzione atmosferica che indubbiamente non fara' molta differenza per il resto dell'Italia, sempre forzatamente in quarantena domiciliare, a cui una evoluzione meteorologica fra una giornata molto mite e soleggiata con una grigia e piovosa, non pregiudichera' di certo essere fra 4 mura! ma sara' indubbiamente ben accolta dagli imprenditori agricoli e guardinaggio. Le temperature si manterranno miti o molto miti nelle minime, mentre subiranno una flessione contenuta nelle massime per l'assenza del sole. Questa evoluzione mite e piovosa sara' in concomitanza di un altra azione perturbata del Jet Stream a caratteristiche molto piu' fredde/gelide dall'Artico in movimento da nord ad est dell'Italia, per alta pressione sul mare del Nord. Questa prima colata artica in movimento dalla Penisola di Cola verso il Mar Nero, sara' seguita da un altra sempre molto fredda a penalizzare sempre l'est Europeo dalle Repubbliche Baltiche, Bielorussia, Ucrania e Russia piu' occidentale, dove sprofonderanno in pieno inverno. In area Italica sara' invece dominante la depressione afro/oceanica che insistera' anche tutto il mercoledi, seguito da un miglioramento atmosferico piu' deciso dal CentroNord, solo dalla giornata di Giovedi, quando si riaffermera' un nuovo campo di alta pressione con temperature in aumento e in estensione graduale verso sudest. Ricordiamoci che comunque la primavera e' una stagione nettamente mutevole e risulta importante avere un contributo precipitativo, vista la carenza idrica attuale di alcuni microclimi.
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Emergenza pandemia da Covid-19, che sta dando grossi problemi a livello mondiale, con tantissimi contagiati e purtroppo anche tanti morti, in prevalenza anziani. In attesa di uscirne finalmente a fine mese da questa emergenza e quarantena, visto i segnali gia' piu' che incoraggianti nei grafici nazionali, visibili a questo link https://lab.gedidigital.it/gedi-visual/2020/coronavirus-i-contagi-in-italia/
e di tornare alla nostra vita quotidiana e sociale, inizialmente con le dovute contromisure, ma importante uscire dal lockdown per contenere un disastro economico/sociale senza precedenti, nazionale e mondiale, vediamo di analizzare il Coronavirus su base "climatica" per fare alcune riflessioni importanti a cui sto lavorando da giorni, frutto della esperienza nel settore (climatico e meteorologico) da diversi anni, unito ad una costante osservazione e monitoraggio della espansione del contagio. Il clima e il microclima e' sicuramente determinante anche in una propagazione di un virus, specie pandemico come il Covid-19, per cui cerco di fare delle riflessioni sul tema. Intanto analizzando a livello mondiale, a questo link https://gisanddata.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/bda7594740fd40299423467b48e9ecf6 la diffusione del virus a livello globale, possiamo subito notare una certa percentuale di maggiore processo infettivo, dopo la nazione di partenza quale la Cina con la citta' di Wuhan, che si palesa su tutta l'area Europea specie centro/occidentale e in USA, attiva con importanti numeri di contagi in aree continentali, come specie in prossimita' di grossi centri urbani. Si palesa sempre nella lettura della diffusione mondiale, una netta differenza di numeri di contagi a latitudini piu' settentrionali, nettamente meno impattanti di numero come anche nella fascia equatoriale e tropicale. Spicca molto nitidamente, come il continente Africano, che avevano dato in forte espansione e collasso sanitario di cantagiati, in realta' si palesi con un andamento lento e contenuto, rispetto alle altre aree poste alle medie latitudini. Vedremo alla conclusione della pandemia, se avremo delle significative variazioni anche nelle aree di minor contagio, ma intanto andiamo a fare una riflessione importante per l'area Italica. Sempre osservando la carta dei contagi in Italia, salta subito agli occhi, la netta prevalenza di numeri al Nord Italia, confermando una mappa di contagi enorme rispetto al resto del Bel Paese, in buona parte concentrate nel "catino" padano, in una linea immaginaria di maggiore influenza del Coronavirus, seguendo le Alpi e lo spartiacque dell'Appennino che si dirige verso Marche e Abruzzo, dove traspare quanto il Covid-19 prediliga le aree con scarso rimescolamento dell'aria, dove il ristagno dell'aria umida e gravida di polveri sottili, faccia da maggiore diffusore per le aree contagiate dal Covid-19. Non per niente, l'area interessata dal maggiore contagio, ha climaticamente uno svantaggio palese riguardo la concentrazione di inquinanti e aria ferma/immobile, dovuto alla inevitabile azione/barriera delle Alpi unito all' Appennino settentrionale, che impedisce ventilazioni importanti e rimescolamento delle masse d'aria costante nei bassi strati atmosferici, con frequenti e prevalenti inversioni termiche. Questa linea immaginaria come area di maggior contagio, si sfalda in direzione confine fra Marche e Abruzzo, rimanendo ben salda invece dall'Emilia Romagna specie fino a Bologna per degradare lentamente verso le Marche almeno fino ad Ancona. Ben diversa la situazione ad occidente dell'Appennino settentrionale, dove il contagio e' maggiore solo su area di Firenze, Prato e Pistoia con una possibile esaltazione per un area contenuta, a microclima continentale, senza tralasciare la concentrazione di elevato turismo e di movimento nell'area di Firenze, posta adiacente all'area di Bologna e separata solo dalla catena Appenninica, ma servita' benissimo da autostrade e linee ferroviarie ad alta densita' di traffico. Significativo anche l'area di Lucca riguardo i contagiati rispetto da altre aree Toscane, sicuramente dovuto sempre alla presenza di contatti piu' elevati sia turistici che industriali, tenendo anche a riferimento l'aeroporto di Pisa e la Versilia con il noto carnevale ( vedi anche l'area di Venezia per il carnevale). AL CentroSud deciso cambio di contagi che sono bassi se confrontati all'area del Nord fino a Emilia/Romagna e Marche, sicuramente anche per una indiscussa azione benevola del clima, che favorisce frequenti scambi d'aria e rimescolamenti dell'aria, evitando cosi' il ristagno di polveri sottili e inquinanti, dovuto ad estese inversioni termiche per barriere montuose e distanza significative dal mare. Anche Roma nonostante sia un possente agglomerato urbano, e assai importante sia a livello turistico che economico mondiale, registra una serie di contagi nettamente inferiori al Nord, sicuramente anche qui, oltre naturalmente alle restrizioni, ha comunque agito positivamente, un microclima favorevole a non generare perenne ristagno di aria viziata, per la presenza di rimescolamenti atmosferici comunque costanti, favoriti da un microclima influenzato maggiormente dagli effetti di ventilazione significativa nei bassi strati atmosferici, sempre generati dal JS. Al prossimo aggiornamento, che sara' eseguito a pandemia conclusa.
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Il Jet Stream, dopo averci regalato (almeno meteorologicamente) stupende giornate atmosferiche con tempo stabile, soleggiato e assai mite fino alla S.Pasqua, arrivo di un moderato calo della pressione fra Pasquetta e martedi, per due circolazione depressionarie in seno al flusso Troposferico visibile nella prima cartina, che costruira' un moderato aumento di variabilita' e nuvolosita' al Centro-Nord. Una circolazione depressionaria molto fredda artica in arrivo dalla Scandinavia, sfiorera' l'Italia con effetti marginali e una assai piu' mite afro-oceanica che si posizionera' stazionante ad sudovest Portogallo. Per Pasquetta (sempre rigorosamente in casa) quasi caldo al Sud e nuvoloso centro-nord con deboli piogge in arrivo in serata e martedi. Questa seconda cartina si riferisce alle 00h fra pasquetta e martedi, dove la circolazione artica sfiorera' l'Italia in contatto con aria mite sudoccidentale, generando nuvolosita' e deboli precipitazioni che ci lasceranno rapidamente nella giornata di mercoledi. Temperature in temporanea flessione martedi eccetto al Sud dove permarra' il richiamo molto mite sudoccidentale. la depressione stazionante a sudovest Portogallo, generera' una nuova costruzione di alta pressione sull'Italia di matrice afromediterranea. Evoluzione successiva fra mercoledi' e giovedi' ben visibile sulla terza cartina, di componente del Jet Stream in rapida evoluzione, con circolazione artica in posizionamento fra Egeo e Turchia, dove portera' inverno e non di certo la primavera, mentre la circolazione depressionaria sudoccidentale, generera' tempo stazionante perturbato fra Azzorre e Portogallo, con richiamo e sviluppo di alta pressione afromediterranea sullo Stivale, con richiamo molto mite in arrivo sull'Italia da giovedi. Prospettive di ulteriore aumento termico nel corso della settimana, anche verso il prossimo weekend.
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La ricerca mondiale sui cambiamenti climatici naturali, comandati da parametri astronomici e il Tides in interferenza sul flusso Troposferico/ Jet Stream, e' una ricerca unica al mondo e vanto tutto italiano, nata a Grosseto dal sottoscritto, nel corso dei miei studi e osservazioni eseguite all'osservatorio astronomico di Roselle/Grosseto e promossa scientifica internazionale con processo peer periew alla rivista internazionale della Sapienza di Roma. Ricerca sul Jet Stream a cui si erano affiancati nel tempo, figure importanti nel team che mi hanno seguito nel mio documento scientifico che prendeva progressivamente corpo, da prima con l'amico e capo esploratore artico Davide Peluzzi, portandomi dati importanti dai fronti Artici e Himalayani, per cui direttamente sul campo esplorativo di terre estreme. Di seguito si e' affiancato nella collaborazione, il fisico e climatologo internazionale dr./Clive best, che colpito dalla mia intuizione innovativa sul JS e la fisica dell'atmosfera con la Luna, ha subito accolto la mia collaborazione e lavorato alacremente sui calcoli fisici e astronomici della causa>effetto Tides/jet Stream. Da qui si e' sviluppato la prima ricerca validata peer review scientifica unica al mondo sulla influenza della gravita' sulle evoluzioni del jet Stream, modulate dal nostro satellite , la Luna, in sinergia con il Sole. Nel corso del tempo, nacque il primo documento scientifico inerente alla Luna, la gravita (Tides) e le sue conseguenze sul clima/meteorologia, che pubblichero' qui con tutte le conclusioni importanti a cui siamo arrivati nella nostra sinergia di collaborazione al documento "Evidence of the Tidal effect on the Polar jet Stream", evidenze degli effetti della forza gravitazionale sul Jet Stream Polare, gia' descritto in italiano nella mia pagina blog sulla ricerca. Primo documento al mondo uscito con la mia preparazione fisico/matematica sul JS e clima, con l'intuizione sul Tides/JS insieme alla sinergia con il contributo in fisica, fisica astronomica e clima di Clive Best, con preziosi calcoli matematici e fisici per dimostrare e validare al mondo nell'aprile 2016, la mia intuizione su Tides/Jet Stream. Si e' affiancato in questa grande sinergia scientifica, anche il prezioso collaboratore e professore universitario Alberto Prestinizi, della facolta' Scienza della Terra/Sapienza di Roma, e quarto esponente mondiale sul clima nonche' propulsore della petizione mondiale sul clima "There is no climate emergensy" dei vari scienziati e ricercatori internazionali dove anche io sono firmatario. Ma cominciate ad avvicinarvi alla prima ricerca mondiale sul clima e la gravita' lunare, osservando queste prime due cartine in cui si potra' notare visivamente questa importante correlazione fra fasi lunari (Tides) e variazioni del JS Polare. Nella prima immagine la configurazione del JS sull'emisfero Boreale, del 25 giugno 2015 alla fase del primo quarto lunare, con forza gravitazionale minima. Si potra' evincere un JS compatto senza ondulazioni particolarmente marcate, con Vortice Polare meno incline a favorire scambi meridiani che risultano meno accentuati. Guardate ora in questa cartina del 2 luglio 2015 al full Moon/Luna piena, il progressivo cambio del flusso Troposferico con il Max Tides che ha gradualmente disturbato molto il Vortice Polare e il JS annesso, con la nascita di ampie Onde di Rossby artiche con conseguenti richiami caldi e freddi alle varia latitudini mondiali. Nello specifico si notera' come l'Italia nel minimo del Tides avesse una evoluzione termica e atmosferica nella normalita' estiva mediterranea, comandata dall'alta delle Azzorre. Nel Max del Tides generato dalla fase lunare piena, si sia innescato una evoluzione piu' calda/umida estrema, per il contributo della famigerata subtropicale afromediterranea. Una logica di evoluzione delle cause/effetto del JS correlate alle fasi lunari in un eterno movimento a step settimanali con effetti conclusivi mensili dalle due alle 4 settimane. Luna nuova piu' potente invernale rispetto alla Luna piena e processo opposto estivo con la dominante piu' forte del Tides con Luna piena rispetto alla Luna nuova, mentre nelle stagioni equinoziali la dominante si equivale fra new Moon e full Moon, con effetti in propagazione sempre da 1 a max 5 gg. L'astronomia che entra con prepotenza sugli effetti di propagamento meteorologico e climatico del Jet Stream con il Tides. Seguiranno molti altri esempi a dimostrazione della grande potenza del Tides e la Luna sugli eventi meteorologici e di conseguenza climatici del Pianeta, come avvengono anche sugli altri Pianeti del Sistema Solare.
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Il Jet Stream, macchina meteorologica e climatica possente e instancabile, sta favorendo un periodo di quasi 10 gg che sara' contrassegnato da tempo stabile, soleggiato e assai mite primaverile in area italiana, tanto che anche la S.Pasqua e Pasquetta nei limiti, saranno giornate luminose e assai temperate. Un sole convinto primaverile, illuminera' le nostre case sempre rigorosamente in casa per l'emergenza Covid-19, nell'attesa di avere finalmente una svolta concreta positiva dopo il 13 di Aprile. Il flusso Troposferico, fluido gassoso instancabile e parte primaria rilevante della mia ricerca unica mondiale sui cambiamenti climatici naturali ( rammento validata mondiale aprile 2016), sta regalando un bel periodo soleggiato per l'affermazione in quota di alta pressione di matrice Mediterranea a contributo anche moderato afromediterraneo. Per cui avremo fino almeno al periodo della S.Pasqua, tempo stabile e con molto sole, che tendera' a far salire le massime a valori assai gradevoli con le minime solo leggermente basse di primo mattino per le inevitabili moderate inversioni termiche. Questa evoluzione stabile e assai soleggiata, andra' avanti almeno fino ai limiti del lunedi di Pasquetta, quando successivamente il Jet Stream tendera' ad avere la sua inevitabile evoluzione a step settimanali, con un cedimento progressivo della subtropicale (alta pressione) e avvicinamento di onde di Rossby cicloniche sia da ovest/sudovest moderata che da nord con massa d'aria artica. Vista la distanza temporale ancora e' presto stabilire quale delle due circolazioni avra' il sopravvento, ma osservando i modelli fisico/matematici, potrebbe esserci una sinergia fra le due circolazioni cicloniche, con una probabile evoluzione di invito alla saccatura artica verso la Pensiola Italiana con inevitabile cambio termico e atmosferico shock. Seguite gli aggiornamenti sempre rigorosamente a casa.
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Indubbiamente anno vivace questo 2020, oltre l'emergenza Covid-19 che sta mettendo in crisi globale tutto il Pianeta e sperando di uscirne almeno dopo la S.Pasqua, oltre il meteorite grande quanto l'Everest in arrivo a fine aprile, ecco anche la cometa Atlas Y4 che sara' visibile da aprile a maggio ad illuminare le notti dell'emisfero Boreale. E' stata scoperta a dicembre 2019 dal programma Asteroid Terrestrial impact Last Alert System (da qui la sigla Atlas), il progetto che ha il preciso compito, di scoprire in anticipo, la quasi totalita' degli asteroidi anche sotto un km di diametro, che potrebbero venire a collisione con la Terra. Si basa su due stazioni astronomiche con telescopi wright Schmidt in osservazione, poste una sul Mauna Loa (Hawaii) e l'altra all'isola di Maui sul Haleakala. Una cometa, denominata Atlante, di cui ancora non abbiamo l'esatta dimensione, ma sembrerebbe grande cinque volte Giove e la sua caratteristica sembra quella di aumentare la sua luminosita' di ben 4000 volte gia' nell'ultimo mese. Naturalmente dobbiamo andare cauti, poiche' questi oggetti possono anche deludere le aspettative, comunque armiamoci di positivita' e speriamo che sviluppi una bella chioma e una lunga coda luminosa.
Una cosa e' certa, vista la sua orbita parabolica, che indicherebbe che proviene da fuori del Sistema Solare, ha un periodo di solo 5475 anni, per cui certi che non si potra' rivedere al prossimo passaggio, quindi armiamoci di attrezzatura e aspettiamo il momento propizio, che sembra essere a fine maggio poiche' raggiungera' il perielio (minima distanza) esattamente il 31 di maggio. Per il momento si trova fra Piccolo e Grande Carro e gradualmente si spostera' verso Perseo. Nella eventualita' di vederla anche senza strumenti, attendiamo quindi il grande evento astronomico e le prospettive potrebbero anche portarla ad una magnitudine da 1 a -10, ragionando che la magnitudine di -12 e' la Luna piena. Evoluzione tutta da seguire da aprile a maggio, nell'attesa della evoluzione verso il perielio del 31 di maggio, un passaggio che sara' adibito all'emisfero boreale, anche se al perielio, da li in poi, sara' sempre piu' molto basso sull'orizzonte. |